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giovedì 8 agosto 2013

IL NETWORK di REAZIONE. OLTRE LA DENUNCIA SOCIALE O LA RISPOSTA POLITICO ELETTORALE


IL NETWORK di REAZIONE. OLTRE LA DENUNCIA SOCIALE O LA RISPOSTA POLITICO ELETTORALE 
Lettera a Paolo Ferraro. Come funziona il sistema ai danni del magistrato Paolo Ferraro e domani potrebbe toccare a te...
Eva Gargala e Giannis Boutaris. sindaco di Salonicco


segnalato da Eva Gargala 







Ciao Paolo, ascolto molto attentamente i tuoi video su youtube, e devo dire che più capisco cose e più mi sento venire meno le forze, dal tanto orrore che c'è in questo sistema. Pensare che si possano arruolare psichiatri per compiere vere e proprie distruzioni mirate della personalità di individui e gruppi sociali, mi mette una sensazione di svuotamento interiore e di disperazione che è difficile da descrivere a parole. Qui siamo di fronte a qualcosa di formidabilmente organizzato e compenetrato nel tessuto sociale a tutti i livelli, e proprio per questa caratteristica di fluidità e infiltrazione silenziosa questo nemico diventa difficile da colpire. Non so se la denuncia sociale potrà bastare per almeno limitare queste metastasi cancerose. Forse vale proprio il detto che potere scaccia potere, nel senso che se questo nemico è fluido e organizzato, allora anche la reazione deve essere altrettanto fluida e organizzata in una rete civica di persone coscienti e informate e soprattutto senza una struttura verticistica, facilmente colpibile, ma con una struttura a rete, resiliente e diffusa fra la popolazione, in modo da essere difficilmente colpibile se non attraverso gesti eclatanti di persecuzione di massa. Loro hanno il vantaggio di concentrare molto potere nelle mani di poche persone, potere accademico culturale e militare economico, per cui ritrovandosi in un qualche centinaio riescono sia per l'esiguo numero che per la concentrazione di potere a prendere decisioni di grande incidenza sociale in poco tempo, mentre noi siamo centinaia di migliaia, per non dire milioni, e con un potere che sì è presente, ma frazionato e distribuito su un vasto numero di persone che per giunta non sono addentrate nella gestione del sapere strategicamente critico come lo sono i nostri nemici. Se oramai è chiaro che per "mafia" dobbiamo intendere quel sistema di potere internazionale che vede la collaborazione attraverso un network non-lineare, di scienziati, luminari dell'alta finanza, esperti di informatica, avvocati, magistrati, compagnie telefoniche e internet, grandi speculatori internazionali, servizi segreti deviati, militari di alto livello, e altri tipi di uomini che stanno ai vertici del sapere e della gestione del denaro, mentre i vari Provenzano e Riina rappresentano dunque la manovalanza di basso livello che prende ordini da questo livello superiore, ne consegue che le risposte a mio avviso più efficaci sono 2, e cioè da una parte la denuncia sociale che permette di non cadere nell'anonimato ed essere colpiti nel silenzio generale dei media, e dall'altra parte la creazione di un network di reazione che deve essere composto da tutta quella parte della popolazione fatta di onesti avvocati, informatici, ricercatori, ecc. che operando in un network occulto riescano a mettere i bastoni fra le ruote al Sistema. naturalmente è più facile a dirsi che a farsi. Eppure l'esperienza del gruppo informatico "anonymous" dovrebbe insegnare qualcosa su questo tipo di approccio. Loro si infiltrano? e noi ci infiltriamo; loro sono occulti? e lo dobbiamo essere anche noi, mantenendo una immagine pubblica ma associandoci in modo evanescente e distribuito e trasversale per esercitare pressioni contro questo sistema. Credo che assieme alla denuncia sociale sia necessario colpirli con le loro stesse armi, un pò come quando i batteri formano un network comunicativo fra di loro per sapere quando il loro numero è tale da poter sinergicamente colpire l'organismo ospite. Il rischio più grande però a questo punto è la degenerazione dall'interno di questo network di reazione, il quale può innescare al suo interno meccanismi simili a quelli che si vogliono combattere. Comunque per te adesso è necessario continuare nell'opera di denuncia pubblica mantenendo un alto livello di notorietà sociale che permette di creare una sorta di vaccino contro i possibili attacchi contro di te sia fisici che d'immagine; dando, d'anticipo sull'avversario, alla gente il modo di capire che tu sei perseguitato per ciò che hai scoperto e che vuoi rendere alla consapevolezza generale delle persone. Dopo ciò qualsiasi attacco alla tua immagine sia fato, verrà percepito dall'opinione pubblica come un boicottaggio ai tuoi danni da parte del sistema, e non come un'ombra di sospetto nei tuoi confronti; questo è molto importante per evitare che venga rotto il rapporto di solidarietà e sostegno pubblico di cui tu adesso hai estremamente bisogno. Assieme a questo livello però, io credo sia necessario creare un'altro livello, sconosciuto all'opinione pubblica generale, che prenda un pò spunto da quello che sta facendo il gruppo anonymous e che anche i nostri nemici fanno fin troppo egregiamente. E' necessario arrivare a muovere saperi e capitali, ad alto livello, per avere un'azione sotterranea incisiva. "





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