UN CASO CHE VA RISOLTO RESTITUENDO IL GIUSTO.
Non credo che Tu non sappia quale sia il dovere istituzionale e morale di UN magistrato che ha vagliato e capito da una miriade di PROVE DIRETTE la vicenda criminale di mobbing che, secondo moventi nefandi e sinanche "patologici" che appartengono a pochissimi, individuati, ha colpito uno di coloro che faceva solo il dovere suo al lavoro, tra i migliori .. Una vicenda che si riverbera con una luce densa sulla storia istituzionale e di una sola specifica componente della magistratura "romana" almeno sin dal 1992. Tanti gli ingannati e manipolati privi di "idioma" sulle attività coperte gestite da quel centro sotterraneo, ed anche tra i componenti di quel 2010 2015 che passerà alla storia .
Ora, nell'interesse comune della legalità statuale e della istituzione giudiziaria, richiedo e sollecito solidarietà concreta ed azione interna concreta volta a rimediare, e ciò si chiama in diritto amministrativo "autotutela" perchè ancora si è in tempo, visto che pendendo ancora vicenda processuale amministrativa, la verità emerge e si eleva su tutto ormai in modo ineluttabile. Mentre il tempo che passa inutilmente mi vede progressivamente ridotto alla inedia economica privo di stipendio e ruolo di lavoro sin dal 6 febbraio 2013 (privato del lavoro "per cui sei nato" - Alberto Caperna 2 ottobre 2012 - e l'ultima cosa che mi disse quel giorno era "perdona loro quello che ti hanno fatto e rientra ..". Non aveva ancora ben capito sino in fondo di quale portata criminale era il tutto).
Una data che, insieme al SEQUESTRO DI PERSONA organizzato il 23 maggio del 2009 contro un magistrato di CASSAZIONE, stanne sicuro passerà anche essa alla storia, in un modo e nell'altro.
Paolo Ferraro
Leggi tutto per cortesia .. è solo un piccolo assaggio di 4,7 gigabyte di prove, contestualizzazioni ed analisi conseguenti nel DVD-ISO "IL FILO DEL MAGISTRATO ED IL LABIRINTO SENZA PIU' SEGRETI" scaricabile con una donazione "che serve".
@tuttiimagistratieleistituzionidibuonafede@statoitaliano.it
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L'ISO-DVD “ IL FILO DEL MAGISTRATO E UN DEDALO SENZA PIU’ SEGRETI” in distribuzione su
www.dedaloeilnonogirone.altervista.org ha tra l'altro portato a compimento "concreto" le indicazioni che, implicite e parziali o più dirette ma generali, provenivano "anche" da magistrati di calibro noto.
Un deviato cemento di potere profondo viene messo allo scoperto, analizzato, svelato in tutte le sue componenti, metodologie, strumenti ed attività, attraverso IL CASO PAOLO FERRARO. Un sistema di prove dirette sconvolgenti viene trattato con metodo scientifico, in un sistema multimediale integralmente nuovo ed ideato per renderle tutte vagliabili in modo coordinato, ascoltabili e valutabili (registrazioni audio e video audio di telefonate, conversazioni tra presenti e di attività coperte realizzate).
Una psico setta esoterica, un "certo" mondo militare e di "servizi" nella "Cecchignola", la "particolare" componente della magistratura deviata ed incistata in un organo giudiziario "centrale" e “deus ex “machina” dell’intrigo insieme alla psichiatria “del potere nascosto”, una criminale famiglia compartecipe ed avviluppata, intrecci ai più ignoti. La perseveranza diabolica, la sottrazione orchestrata degli affetti e delle figlie minori, l’accerchiamento socio istituzionale e ... la scalata ai gangli dello Stato di una minore e certa combriccola, la lotta eroica di un magistrato inizialmente solo e stordito dall'aver scoperto l'impensabile scatenato a sua "distruzione".
La ricostruzione concreta e sintesi di una vicenda partorita da un caso di pluridecennale accerchiamento criminale in danno di un magistrato, caso e poi scoperta di un cemento di potere sotterraneo che opera illegalmente ed infine GRANDEDISCOVERY di un assetto e piccola e meschina strategia strisciante ma in sè eversiva dei cardini della legalità e principi portanti della Costituzione, sembrava opera impossibile a chiunque.
Dimostrato tassello per tassello l'indimostrabile a partire dalla vicenda a monte e dal caso passpartout di Paolo Ferraro, mediante verificabili analisi e contestualizzazioni minuziose fondate su documenti e prove dirette audio e video audio da registrazioni di conversazioni tra presenti e telefoniche nonché ambientali, ora la sintesi è chiara e semplice.
Mentre è completato un impianto di prove storiche e dirette che disegna quel nefando cemento trasversale e criminale di potere deviato, che ha agito a fini estranei e distorsivi della legalità, vi è anche una analisi approfondita a trecentosessanta gradi. OMISSIS
ESTRATTO SOLO TESTO da LA GRANDEDISCOVERY A COMPIMENTO in "IL FILO DEL MAGISTRATO ED UN LABIRINTO SENZA PIU' SEGRETI".
Analisi e contestualizzazioni minuziose fondate su documenti e prove dirette audio e video audio da registrazioni di conversazioni tra presenti e telefoniche nonché ambientali: ora la sintesi è chiara e semplice.
Appare chiaro che la concreta scoperta di una realtà gestita in ambiti militari rileva non tanto e solo in sè e per sè, pur costituendo il primo ed unico insieme di prove dirette e contestualizzate circa la esistenza effettiva ed utilizzo "anche" del trattamento monarch a fini operativi ("honey trap") e di attività "coperte" e "cupe" (criminali!) in tali ambiti, ma per esservi stato immesso (1) "inconsapevole" il magistrato Paolo Ferraro, per evidenti scopi e dopo un percorso di infiltrazione "ventennale" tutto fatto oggetto di analisi e prove indirette e dirette.
La campagna sotterranea* denigratoria e diffamatoria (per intero artefatta o costruendo sul nulla uno schema "protocollare" , che non Gustavo appieno allora, non potendo nemmeno immaginare che esistesse e fosse riferito a me) fu "ovviamente" preventivamente orchestrata utilizzando la donna che "gli era stata messa sotto sin dal 1995" (2) e che, con metodologia di "destabilizzazione" emersa integralmente, fu "ripresa" all'inizio del 2006 (nelle more vi era stata la indagine OIL FOR DRUGS di eco internazionale completata nel 2005 sul fenomeno criminale organizzato del doping in ambiti sportivi ed amatorial sportivi incistati in organizzazioni dello sport. Neanche immaginavamo che una grande indagine di questa portata potesse impattare su linee strategiche di politica internazionale: era da tempo in corso la campagna anti PUTIN contro "la Russia che dòpa gli atleti". Ma ebbi il sentore "diretto" di una autorevole lamentela dall'alto .. riferitami allora inequivocamente).
Il percorso matrimoniale venne interrotto nel giugno 2006 grazie alla scoperta tramite agenzia investigativa della di lei (donna e moglie) identità più profonda. Solo poi avrei raccolto tra l'altro la diretta e precisa testimonianza pubblicata in video audio di un suo essere intranea a mondi e attività .. significative.
La circostanza aveva complicato e azzerato il quadro operativo di cui erano partecipi e consapevoli anche alcuni insospettabili personaggi "amici" di lunga data (3) e vedeva, come attivi denigratori, magistrati (4) appartenenti a quella cordata deviata romana (5) o da essa controllati, e comunque che potevano mettere in condivisione massonica e "framassonica" la "decisa" attività e la poi operata scelta "condivisa" (non certo da tutti, come eventi anche cupi nel 2012 hanno mostrato) (6 Una registrazione di telefonata ammissiva, sorprendente).
Paolo Ferraro era (è) per indiscusso parere intellettualmente, professionalmente e sotto il profilo deontologico e disciplinare "inattaccabile": ci avevano solo provato nel 1994 e gli era andata così male che avevano chiuso capitolo e protocolli relativi (quelli usati contro alcuni "altri magistrati" disinvoltamente). Tutto è agli atti del CSM compresi gli elogi allora al magistrato Paolo Ferraro.
Di qui la pista seguita a lungo, socio affettiva personale e familiare, la metodica di accerchiamento lento, usando come piattaforma un quadro familiare originario che era insospettabilmente vicino a logiche coperte. Dirò di più: quadro sinanche minacciabile per la conoscenza di vicende personali (ignote a Paolo Ferraro) e dinamiche psico familiari (ignote ed estranee a Paolo Ferraro) che lo psichiatra "ipnoterapeuta" Luigi Cancrini, uomo di "sotterranea "consistenza", invece conosceva e "stimolava" da una ventina di anni. Egli era in stretto rapporto anche amicale oltrechè professionale col potente fratello avvocato Marco Ferraro.
Ovviamente Paolo Ferraro neanche sospettava nulla di quello che esattamente accadeva sotto coperta. Immaginatevi quindi lo stupore sbalordito del magistrato Paolo Ferraro quando tra le varie cose, nella prima delibera nell'ambito di una poi ricostruita procedura di dispensa dal servizio (partita per la terza volta "perseverando" senza neanche uno straccio di valutazione seria e concreta dei fatti della Cecchignola denunciati "per dovere" e senza alcun vaglio di professionista in atti, e incredibilmente fondata su dati che avevano portato alla completa archiviazione per i due precedenti tentativi) lesse la precisa indicazione "intrecci familiari" - nella famiglia di origine.
Di essi ignorava sinanche la possibile esistenza: col senno di poi la citazione stessa era l'indizio grave e concordante con altre miriadi di indizi, di un ordito alle spalle costruito a lungo con metodologie professionali e da chi sapeva per ruolo e attività (nascoste ed ignote) quali "preparati" tasti ed argomenti suggestivi immettere.
Venne poi così alfine interrotta la paventata ascesa a incarichi direttivi "supposta" (che Paolo Ferraro non perseguiva), ma soprattutto la carriera e la vita professionale del temuto per indipendenza ed autorevole magistrato da incastrare a tutti i costi (5 bis), mettendo distruttivamente a repentaglio anche la sua stessa sopravvivenza economica. Paolo Ferraro non poteva essere eliminato fisicamente: da troppi anni troppe persone sapevano di ciò che intorno a lui veniva posto in essere. Ma chi si opponeva, sì.
E' in questo contesto che va quindi inquadrata la operazione "Sabrina" (7) (7 bis audio-video sulle inequivoche modalità operative emerse), ed il preciso ruolo attivo di presentazione sollecitazione alla frequentazione posto in essere tra il novembre 2006 e il giugno 2007 da altro magistrato nascosto e improvvisamente ennesimo comparso per sorvegliare ed inteferire "attivamente" sulla scena, ma "potente" e intraneo alla cordata: Roberto Amorosi, all'epoca addetto all'ufficio legislativo del Ministero degli Esteri poi rientrato nella procura romana, poi nominato magistrato di collegamento con la Romania, infine segretario della Corte di Giustizia Europea.
Occorreva riprendere il controllo della situazione "operativa" e "reincastrare" e stavolta pesantemente (ed anche questo emerge senza ombre dalle registrazioni dlla Cecchignola). Nelle more era poi partita la nuova indagine "Operaciòn Puerto" estesa ad intrecci di primo livello ed all'ambito europeo, sul fenomeno del doping "gestito" in particolare nel settore del ciclismo.
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Paolo Ferraro denunciò nel novembre 2008 immediatamente e senza esitazioni quello che emergeva, da lui direttamente registrato ed accertato, in quel della Cecchignola nel novembre 2008 (con una "ingenuità" che si può dare per "concessa" a un magistrato fedele alle istituzioni ed al diritto oltrechè al giuramento di fedeltà alla Costituzione, e si trattava peraltro di salvare un bambino che aveva chiesto allusivamente aiuto e di fatti gravi). Poi progressivamente venne ad avvedersi del molto di più che spiegava e si celava dietro, ricollegando molti fatti con i dati nuovi (la registrazione degli avvenimenti nella abitazione civil militare della Cecchignola) e, ovviamente, non era stato "incastrato" in nulla, emergendo la sua personale natura vera, oltre la ormai palese e "sofisticata" macchinazione).
Ciò ha in qualche modo determinato la successiva opzione distruttiva diretta -sequestro di persona il 23 maggio del 2009- per impedire che denunciasse a Perugia e diffondesse anvhe per "legittima difesa" audio e prime analisi completate vedi sub (2) e sia il primo che il secondo tentativo di "dispensa" dal servizio, falliti.
Tale ultima "opzione" fu invece reiterata ed aggravata quando egli decise nell'ottobre del 2010 che era necessario informare e formare la magistratura, le istituzioni ed il paese di quanto veniva emergendo, e vi furono allora minacciose pressioni (8).
La medesima "opzione" fu infine ancora ulteriormente aggravata (9) quando in conseguenza dell'invio al CSM dei due esposti memoria (10) (11) si era iniziato a scoperchiare il vaso di Pandora. Oggi il vaso è non solo crepato ma si è rotto irreversibilmente.
.... prosegue oltre le immagini
Molti antecedenti (12) (13) (14) (15) confermano un attenzionamento "persecuzione" sotterranea da parte di uno specifico apparato "oscurato".
La ricostruzione finale (16) analizza compiutamente tutti i nessi nell'ambiente sociale e personale e nella storia "romana" e del magistrato oggetto di attività e pressioni meglio palpabili sin dal 1991, ma solo di recente potute collocare e interpretare. I precisi collegamenti non "visibili" in un particolare sottobosco giudiziario, professionale, accademico e magistratuale e il ruolo di una particolare cerchia di "amici" non erano noti neanche, sino al 2014. E sono emersi con PROVE DIRETTE sorprendenti (17).
Appare emblematico, se non clamoroso, che dalla evidenza della negazione e dal nascondimento totale nel febbraio 2016 si sia arrivati con una escalation di grande "potenza esplicativa" e sfacciatamente anche ben oltre la negazione della evidenza, nel tentativo di seppellire in fase cautelare il CASO professionale Paolo FERRARO sinanche nella sede giudiziaria amministrativa ove a tutt'oggi pende la causa in attesa del merito, e mediante un vero e proprio trucco da falso ideologico conclamato che offende la stessa intelligenza ed immagine dell'organo ( negare la "consistenza fisica di un atto ripartito in VII capitoli, cinque dei quali simulatamente dichiarati "inesistenti a livello "fisico" e come contenuti - !!! -).
Il tramite di manovre ed interventi attivi di solo "alcuni" magistrati nell'ombra, i cui collegamenti con un certo mondo militare e il cui ruolo sono stati fatti oggetto di dettagliata o significativa prova storica diretta ed indizi gravissimo giudiziariamente evidente , indica poi non solo la esistenza di una concreta cordata "operativa" ed illegale, in una quota ristretta della magistratura, ma svela anche scenari ed altro da nascondere, in quel delimitato mondo militare e il più di rilievo generale comunque emerso.
Una grandediscovery su uomini, dinamiche, attività coperte, strumenti operativi, metodologie e fini a monte ed a valle, che lascia attoniti per la sua indiretta rilevanza storica concreta e per metodo di trattazione mediante prove "dirette", ascoltabili e vagliabili, raccolte consapevolmente con cura, sin dal 2008. E tutto inquinato da moventi infami e perfidi e personalistici, strettamente intrecciati.
Essa costituisce quindi anche la insuperabile dimostrazione dell'ordito "personale" in danno del magistrato Paolo Ferraro, e di quanto e perchè è stato fatto pur di raggiungere la sua illegale ed "artificiosa" eliminazione (non ancora definitiva). Il parco di invidie personali gelosie anche sul piano strettamente umano e maschile e poi la necessità di far spazio alla cordata romana, "anche" deviata ed esoterica, eliminando un o "il" "magistrato democratico" costituisce quindi il contorno sciapìto di un piatto velenoso servito ignominiosamente, senza remore, da chi si ritiene impunito e "impunibile" (18 VIDEO "DA OIL FOR DRUG in poi"). E le chiavi di lettura"personali" e "personalistiche" hanno perciò "solo" una importanza fondamentale, ma non escludono affatto le chiavi di lettura più amplie.
Il disvelamento dell'ordito già di lungo periodo, mediante intuizione ed approfondimento con una grande mole di prove dirette acquisite e ricostruzioni puntigliose, non è stato impedito dal sopravvenire a partire dal 2009 di metodi di sbrigativo accerchiamento e tentativi di distruzione, variegati, e "da ultimo" maggio 2015 e maggio 2016 di ulteriore certa o ragionevolmente certa "matrice" militare, anche.
Dalla intera documentazione emerge infine, tramite prove dirette, quanto e quanto altro sino all'ultimo messo in campo (sino al 26 maggio 2016 !) per aver Paolo Ferraro capito troppo e per tentare di ovviare al pericolo che approfondisse prima, e informasse poi tutte le istituzioni e la magistratura; infine emerge quanto agito per ritorsione e vendetta, da ultimo (19) (tra le sole ulteriori minacce dirette nel 2010.2011 (20) "non usare troppo il cervello" e un di più, grave (21).
Ma già nel 1991 l'avvertimento mafioso di noto magistrato da ultimo "esperto romano di metodi mafiosi autoctoni" ("sei uno ingombrante .. da eliminare") e nel 1996 la prima grave minaccia, diretta ma felpata, dalla bocca di Agnello Rossi quando, dopo la uscita nell'aprile 1996 di un articolo/paginone a mia firma sul quotidiano IL MANIFESTO, in concomitanza con le dimissioni da Magistratura Democratica insieme ad altri cinque magistrati, ad un consiglio nazionale di MD mi avvicinò e "presagì" la futura interruzione della mia vita da magistrato, con una melliflua intonazione che avrebbe potuto apparire dispiaciuta solo ad un osservatore assai "disattento". E chi si atteggia e muove così ragiona ed agisce "nel lungo periodo". Ma nel 1999 rientrai accanto a magistrati che di tutto ciò neanche subdoravano l'esistenza, fedele ad una idea Costituzionale della magistratura.
Bocca di Agnello rossi, la stessa che svela anche il movente ultimo della tentata distruzione totale di Paolo Ferraro nel 2011 e ..di seguito
Sinanche le criminali ed artificiali "costruzioni", ideologicamente e per i fatti inventati integralmente false, di psichiatra ..arruolato nel 2011, sono state dimostrate "tassello per tassello". E ad esse è dedicato anche UN INTERO CAPITOLO DEL RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO.
Abbiamo resistito sino ad oggi con una mole di difese e lavoro consapevoli dei "protocolli" distruttivi attivati e il percorso "lungo" è integralmente documentato e corroborato da una miriade di PROVE.
Tutto è oggetto di una minuziosa, dettagliata analisi e contestualizzazione, aggiornata ad oggi su tutti i piani, ivi compresa la strategia sotterranea di diffamazione, gestita a monte ed a valle, in preparazione e nel prosieguo. (22 video "come Falcone oltre Falcone") (23) ...
OMISSIS ...
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Questo lavoro pubblico e l'ISO-DVD scaricabile con una donazione "che serve", è dedicato alla magistratura "vera" "autonoma" ed "indipendente", con metodi e strumenti cognitivi ad essa ben noti, verificabili, affinchè si tuteli, tuteli il diritto, lo Stato di diritto e la Costituzione ed intervenga determinata, consapevole a preservare la indipendenza propria come valore istituzionale e costituzionale proprio in un caso "limite", costituente una cartina al tornasole sullo stato della indipendenza della magistratura stessa della legalità e dei principi costituzionali, ed al contempo il passpartout per capire cosa bolla in pentola e quali siano le forze che si muovono infiltrate per imbrigliare e "scalare" la indipendenza della magistratura, che è fedele alla Costituzione.
Alle altre autorità con gli strumenti a loro consoni si chiede solo di intervenire, a tutela di un uomo e magistrato che ha dato prova di chi fosse ed è ..
Alcuni commenti reperiti in rete, di veri anonimi, a me veramente ignoti, ma palesemente ben "informati", commenti emessi da un punto di osservazione "tecnico", e "professionale" che, in due casi, è impossibile non.. percepire ...